Anziana disabile maltrattata e lasciata tra gli escrementi, esilio per la badante
- Luca Peruzzi
- 19 ott
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Divieto di dimora nella provincia di Caserta per Nina Pirojoc, 49enne moldava incaricata di assistere l'81enne disabile. L'ha vessata lasciandola nei pannoloni sporchi. Alla donna contestati anche i reati di furto di denaro, rapina del telefono cellulare e minaccia e resistenza a pubblico ufficiale
Divieto di dimore nella provincia di Caserta. E' quanto stabilito dal gip Pasquale D'Angelo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere all'esito dell'udienza di convalida, nei confronti di Nina Pirojoc, 39enne moldava residente a Sessa Aurunca arrestata per maltrattamenti nei confronti di una 81enne disabile di Maddaloni oltre che furto di denaro, rapina del telefono cellulare e minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
La 39enne, assistita dagli avvocati Giuseppe De Lucia e Maria Vazzana nell'interrogatorio di garanzia ha negato accuse mosse riferendo di essere fuorviata nell'accettare l'incarico in quanto non aveva compreso che doveva badare ad una persona disabile. Ha negato di aver minacciato o maltrattato l'81enne e di non aver sottratto denaro e che quello trovato dai carabinieri fosse il suo ma che aveva dimenticato di restituire il borsellino alla vittima dopo aver fatto la spesa. Ha ammesso di aver fatto uso di sostanze alcoliche ma di non aver aggredito i carabinieri ma di aver solo preteso l'intervento di altre forze di polizia perchè non si sentiva garantita.
Secondo quanto accertato dalla Procura sammaritana all'esito della denuncia sporta dalla nuora della vittima, la 49enne era stata incaricata da pochi giorni di assistere l’anziana, ma si sarebbe resa protagonista di una serie di maltrattamenti. La nuora, sentita dai carabinieri, ha riferito che la badante avrebbe costretto l’anziana a restare a letto tutto il giorno e che, in più circostanze, come riferitole dalla stessa suocera, la badante l’avrebbe anche picchiata quando le avrebbe chiesto di alzarla dal letto. I militari difatti sono intervenuti all'esito di una segnalazione presso l'abitazione della vittima di una lite e lì la scoperta.
All’arrivo dei militari la badante, subito apparsa in evidente stato di ebbrezza, con forte alito vinoso, ha continuato a inveire in lingua straniera contro la vittima. Alla richiesta di fornire le proprie generalità, la 49enne ha rifiutato di collaborare, accendendo la fotocamera del cellulare per riprendere i carabinieri, minacciandoli di fargli perdere il lavoro, passando poi ad aggredirli fisicamente con calci e pugni.
Nel frattempo, l’ispezione dell’abitazione ha rivelato condizioni igienico-sanitarie a dir poco degradanti: escrementi umani sul letto della 81enne e sul pavimento della camera da letto, un secchio contenente panni e pannoloni sporchi, chiari segni, questi, di assenza di assistenza adeguata. L’81enne vittima è stata trovata in lacrime, seminuda, seduta sulla sedia a rotelle e in precarie condizioni fisiche e psicologiche, con diverse ecchimosi sulle braccia. Durante la perquisizione personale, nella borsa della 49enne, i carabinieri hanno trovato 270 euro in contanti e il cellulare di proprietà dell’anziana, sottrattole per impedirle di chiedere aiuto ai familiari.
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