Rissa della vigilia di Natale, 3 condanne con lo sconto in Appello
- Luca Peruzzi
- 19 ott
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I giudici partenopei accolgono le richieste di concordato e 'tagliano' le pene
Dieci anni e otto mesi di carcere complessivi. E’ stato questo l’esito dell’accoglimento delle richieste di concordato avanzate alla sesta sezione della Corte di Appello di Napoli riguardo le 3 pronunce di condanna in primo grado a carico di altrettanti imputati coinvolti nellarissa avvenuta il 24 dicembre 2023 in piazza Adriano, davanti all’Anfiteatro Romano a Santa Maria Capua Vetere, accusati di tentato omicidio e lesioni gravissime.
I magistrati partenopei hanno quindi riformulato le pene: 3 anni e 4 mesi per Cristian D’Ambrosio (4 anni e 2 mesi in primo grado) e Giovanni Barracano (4 anni e 2 mesi); 4 anni di reclusione per Antonio Pio Salemme ($ anni e 6 mesi). Nella medesima vicenda sono stati coinvolti Massimiliano Barbato e Vittorio Merola che hanno patteggiato incassando rispettivamente 3 anni di reclusione per Barbato e 3 anni e 2 mesi per Merola.
Secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore Armando Bosso, verso le 18,30 del 24 dicembre al bar Juiss nasce una discussione che vede protagonisti le due vittime, due fratelli albanesi di 16, D.M., e 20 anni, E.M., ed i giovani della città del Foro. Inizia una lite che si sposta all'esterno. La violenza diventa ben presto efferata. I due germani vengono colpiti selvaggiamente con calci e pugni ma anche con una sedia utilizzata come oggetto contundente. Ad avere la peggio è il 16enne che viene attinto da "un oggetto di punta e taglio" almeno 4 volte tutte al torace. Un polmone collassa e viene trasportato d’urgenza all’ospedale civile di Caserta dove subisce un delicato intervento chirurgico per l’asportazione della milza.
Il fratello 20enne se la cava con lesioni più lievi. Nelle ore successive al pestaggio in rete circolano i filmati dell’aggressione. Il primo a essere individuato è Vittorio Merola, che alla visione dei filmati della rissa individua i suoi compagni (tra cui Youssef Majaoui scarcerato in sede di interrogatorio a seguito dell’eccezione sollevata dal suo legale Cristian Aniello) e fa i loro nomi: quelli degli indagati. Il pm sammaritano nella sua requisitoria aveva chiesto 15anni di reclusione.
Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Cesare Gesmundo, Nicola Garofalo, Giuseppe De Lucia.
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